Giovedì 25 settembre nella nostra Prato, nella splendida cornice del Museo del Tessuto, abbiamo festeggiato i nostri primi dieci anni.

Quando, anche solo qualche anno fa, io e Alberto (Bertucci, nda) pensavamo a questo traguardo, ci sembrava tanto emozionante quanto lontanissimo. Ma poi, come tutte le cose della vita, è arrivato.

Durante tutto il 2025, l’anno del nostro decennale, abbiamo voluto festeggiare in tanti modi diversi e il Party of the Decade è stato solo la ciliegina sulla torta. Prima infatti abbiamo:

  • Cercato e trovato la nostra seconda sede, sempre a Prato: un vero e proprio hub creativo, che è quasi pronto per essere svelato.
  • Messo on line finalmente il nostro nuovo sito web, in linea con tutto il rebranding iniziato un anno fa e con i requisiti di accessibilità (a cui non siamo obbligati per legge – vedi EAA – ma a cui teniamo moltissimo).
  • Continuato a prenderci cura delle nostre persone, con tante iniziative dedicate agli e alle hubichers.
  • Vinto un premio di comunicazione a giugno
  • Iniziato un percorso di AI assessment e empowerment

Insomma: tante cose. E a un certo punto ci siamo chiesti se effettivamente ci fosse bisogno di un party per consacrare i nostri dieci anni. La risposta è stata che sì, non solo era necessario ma ce lo meritavamo proprio!

Il Party of the Decade: la festa per i nostri dieci anni

Sul luogo non abbiamo avuto dubbi: per noi il Museo del Tessuto è un luogo del cuore, un posto in cui sentiamo a casa fuori dalla nostra casa. Un luogo ispirante, emozionante, custode di un’eredità, quella del distretto tessile pratese, che credo tutti noi abbiamo la responsabilità di proteggere e valorizzare.

Anche sugli inviti non ci potevano essere dubbi: doveva essere una festa per tutti e tutte, per noi, per le nostre famiglie, per i clienti, per i fornitori, per i partner. Ma soprattutto doveva essere una festa che non aveva bisogno di etichette o di inviti esclusivi. A questa festa abbiamo fortemente voluto gli amici e le amiche di Hubic, le persone che ogni giorno, a vario titolo, ci supportano, ci aiutano a essere un’agenzia migliore, ci spronano e perché no, ci sfidano. Ed è stato così! Perché Hubic è molto di più di un’agenzia, e chi ci conosce bene lo sa.

Il nostro team (quasi) al completo per la foto di rito durante il Party of the Decade, la festa per i nostri primi dieci anni
Il nostro team (quasi) al completo per la foto di rito durante il Party of the Decade al Museo del Tessuto

Sul design dell’evento, invece, qualche dubbio ce l’avevamo. Sappiamo bene che una buona festa deve avere ottimo cibo, tanto vino e un djset spaziale, ma volevamo qualcosa di più di questo. Perché come Hubic è molto di più di un’agenzia, la festa doveva essere molto di più di una festa. E allora abbiamo deciso di dedicare, a chi ha deciso di donarci il proprio tempo (sempre preziosissimo), due momenti speciali:

  1. Abbiamo presentato il Manifesto Hubic. I nostri 10 valori fondanti: Identità, Autenticità, Unicità, Rispetto, Ascolto, Equilibrio, Curiosità, Evoluzione, Impatto, Coraggio. È stato un momento emozionante che ho avuto l’onore di guidare. Ma nella presentazione del Manifesto non mi sono sentita sola, ho sentito con me forte e chiaro il supporto di tutte le persone che lavorano in Hubic tutti i giorni e che so essere i primi ambasciatori e le prime ambasciatrici di questi valori meravigliosi che portiamo avanti.
  2. Abbiamo svelato il regalo che ci siamo fatti e fatte per i nostri 10 anni: L’abbraccio, una splendida tela che Jacq ha realizzato per noi, un’opera d’arte che ci rappresenta davvero. Ogni tratto, ogni forma e ogni pennellata raccontano un messaggio, il nostro messaggio. Un racconto visivo e simbolico delle nostre radici e del futuro che puntiamo con fierezza.

Il quadro di Jacq "L'abbraccio" poco dopo la sua presentazione durante il Party of the Decade, la festa per i nostri primi dieci anni
Il quadro di Jacq “L’abbraccio” poco dopo la sua presentazione durante il Party of the Decade

È stata davvero una bellissima festa. Sono rimasta stupita dalle enormi manifestazioni di affetto, stima, fiducia, che abbiamo ricevuto. Credo sia la testimonianza più forte e evidente che il percorso disegnato sia quello giusto, almeno per noi e per il modo in cui vediamo il mondo e le relazioni tra le persone.

Guardare con fierezza al futuro

Oltre il Party of the Decade, oltre la bellissima opera di Jacq, il regalo più grande che veramente ci siamo fatti e fatte è stato un anno di grandissime domande e di poche risposte (ma molto preziose) su chi siamo e cosa vogliamo fare, partendo dalle origini e proiettandosi nel futuro, proprio come ne L’abbraccio.

Siamo partiti dal togliere un anno fa la parola marketing dal nostro nome e finiamo oggi – si fa per dire, perché non finiremo mai – avendo ridefinito tutto: i nostri valori, la nostra identità, la nostra missione.

Oggi, sappiamo davvero cosa vogliamo fare. Vogliamo avere un impatto positivo sul nostro angolo di mondo facendo ciò che ci piace: comunicare.

Scritto da Giada Ciompi
Co-founder & Head of digital

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