Hai sudato sette camicie per scrivere un articolo perfetto, girato un video degno di Hollywood o registrato un podcast che potrebbe competere con i migliori? Bene, e ora?
Lo pubblichi, raccogli qualche like, magari qualche commento entusiasta e poi finisce nel dimenticatoio del web, sepolto sotto un’infinità di nuovi contenuti. Che spreco, vero?
Ecco perché esiste il content repurposing, ovvero l’arte (o meglio, la scienza) di spremere fino all’ultima goccia di valore da un contenuto, trasformandolo in nuovi formati: non è pigrizia, è efficienza!
Fare content repurposing permette di massimizzare il valore di un’idea senza doverne produrre sempre di nuove. Rappresenta una pratica molto vantaggiose per aziende e creator di tutte le dimensioni grazie a 5 vantaggi:
- Maggiore visibilità e copertura: ogni piattaforma ha il suo pubblico e il suo formato ideale. Riutilizzando un contenuto in formati diversi, puoi raggiungere più persone su canali differenti (ad esempio, un articolo può diventare un video su YouTube, un thread su X trasformarsi in un carousel su Instagram).
- Risparmio di tempo e risorse: creare nuovi contenuti da zero è impegnativo. Il repurposing ti permette di ottimizzare lo sforzo, trasformando un unico contenuto in più versioni senza dover rifare tutto da capo.
- Adattamento ai diversi tipi di pubblico: alcuni utenti preferiscono leggere, altri guardare video o ascoltare podcast. Convertendo un contenuto in diversi formati, puoi intercettare persone con preferenze di consumo differenti.
- Miglioramento della SEO e dell’engagement: riutilizzare contenuti significa anche aumentarne la longevità: un blog post riproposto su diverse piattaforme può generare più backlink, traffico organico e interazioni.
- Rafforzamento del messaggio: riproporre un concetto in più modi aiuta a renderlo più memorabile per il pubblico. Un messaggio ripetuto con angolazioni diverse ha più probabilità di essere assimilato.
Come fare Content Repurposing sulle piattaforme social
Instagram: da blog post a carosello
Instagram è una piattaforma visiva, quindi un articolo lungo non funzionerebbe in forma testuale. Una soluzione efficace è trasformare il tuo blog post in un carousel post. Come puoi farlo:
- Prendi i punti chiave del tuo articolo e sintetizzali in slide visive.
- Usa immagini, icone e testi brevi per rendere il contenuto scorrevole.
- Concludi con una call-to-action per incentivare l’interazione.

LinkedIn: da webinar ad articolo
Se hai tenuto un webinar o una diretta su un argomento interessante, puoi trasformarlo in un articolo su LinkedIn per aumentarne la longevità. Come puoi farlo:
- Riassumi i punti salienti e crea un articolo in stile guida.
- Incorpora screenshot o citazioni prese dal webinar.
- Aggiungi un link al video originale per chi vuole approfondire.

TikTok & Shorts: da video lungo a pillole di 30 secondi
Soprattutto su TikTok si prediligono contenuti brevi e dinamici. Se hai un video realizzato per YouTube, lungo, trasformalo in più pillole brevi e coinvolgenti che rimandano allo stesso per un approfondimento. Come puoi farlo:
- Taglia il video lungo in una decina di pillole brevi di 30-60 secondi.
- All’interno dei video crea punchlines e ganci interessanti, per poi riassumere il problema e la soluzione nello stesso contenuto.
- Aggiungi sottotitoli per migliorare la comprensione.

YouTube: dai podcast ai video approfonditi o a pillole per i social
Se hai un podcast audio, puoi facilmente trasformarlo in un contenuto video per YouTube, dove l’algoritmo di scoperta e consigli di nuovi video e creator è molto raffinato. Come puoi farlo:
- Registra il podcast in formato audio e poi trasformalo in video utilizzando immagini di supporto. In alternativa, registra subito il Podcast sottoforma di video, per poi distribuirlo sottoforma di audio sulle altre piattaforme (come spotify).
- Dividi il podcast in segmenti più brevi su temi specifici per avere delle pillole social già pronte alla pubblicazione. Elabora una preview del video, delle clip su segmenti specifici e un “backstage” a chiusura.
- Aggiungi timestamp nei commenti per facilitare la navigazione.
Esempi di questo modus operandi sono One More Time di Luca Casadei e Muschio Selvaggio di Luis Sal, che coinvolgono l’utente con brevi video di massimo un minuto, che riassumono l’argomento e l’ospite della puntata.


Inizierai a fare Content Repurposing?
Una cosa va sicuramente detta: non tutti i contenuti valgono la pena di essere riutilizzati. Come in tanti altri aspetti della comunicazione social, bisogna muoversi secondo una strategia: puoi sicuramente puntare sui contenuti sempre attuali come guide, consigli pratici, case study di successo. In questo modo, il tuo lavoro continuerà a dare risultati nel tempo.
Una cosa da non scordare è monitorare periodicamente le performance dei tuoi contenuti, sia per selezionare quelli da riproporre sia per verificare quali tra quelli riproposti stanno funzionando meglio. Quindi adatta, ottimizza e distribuisci in modo intelligente.
Se hai bisogno di una consulenza per rivedere e progettare la tua strategia social puoi contattarci qui!