Il tone of voice è una legge non scritta per la comunicazione della tua azienda, un po’ come andare a dormire con il letto rifatto: non è di certo fondamentale ma la qualità del sonno tirerà un sospiro di sollievo (c’entra lo stress causato dal disordine).
Parlare con un tone of voice generico e poco riconoscibile non ci farà certo evitare di aprir bocca, ma poi in quanti ci noterebbero davvero?
Se pensassimo ai brand come a delle persone, riconosceremmo che il tone of voice è qualcosa che serve per esistere: dopo tutto, ognuno di noi ha una voce, nessuno vuole restare anonimo e tutti desiderano essere visti. Perfino i cartoni del latte.
Pur partendo dallo stesso prodotto, tre brand differenti hanno scelto di comunicarlo con un proprio tone of voice, senza che ciò renda uno per forza migliore dell’altro. In effetti, un’altra legge non scritta dice che la comunicazione della nostra azienda sarà vicente fintanto che sarà nostra.



Partendo dalle basi: come può essere un tone of voice?
Può essere più o meno caldo, più o meno formale, istituzionale oppure ironico ma se torniamo alla formula azienda=persona, possiamo dare al tone of voice infinite e meravigliose sfumature.
- Mukki sceglie un linguaggio semplice, autorevole e amorevole
- Valsoia ha un tone of voice educativo, tradizionalista, genuino
- Oatly è irriverente, sfacciato, ironico, informale
Sono tutti cartoni del latte? Sì Qualcuno di loro ha una comunicazione migliore dell’altro? Dipende dai gusti.
Il tone of voice non cambia il soggetto ma cambia il modo in cui lo percepiamo: ecco come Mukki, Valsoia e Oatly sviluppano la pagina “chi siamo” (un estratto) del proprio sito web.
Il tone of voice della pagina “Chi siamo” di Mukki

La pagina “Chi siamo” di Mukki, che puoi visitare a questo link
Fin da subito, Mukki sceglie un linguaggio appassionato (non ci siamo più fermati) ma abbastanza tecnico (pastorizzare, imbottigliare), comunicando già nelle prime righe autorevolezza (il 9 dicembre 1954), conoscenza e cura (selezionare).
È una scelta che suggerisce la missione di prendersi cura delle persone -infatti nelle altre pagine del sito si parla di latte per i piccoli – e di farlo con l’adeguata conoscenza, veicolata con uno stile semplice e adatto a tutti.
Il tone of voice della pagina “Chi siamo” di Valsoia

La pagina “Chi siamo” di Valsoia, che puoi visitare a questo link
Valsoia sceglie un tone of voice amorevole, quasi saggio, descrivendosi proprio come una guida per i suoi clienti. Questa scelta di tone of voice è suggerita “dall’insolita” tipologia di prodotto, una bevanda alla soia, e dalle sue proprietà nutritive. La frase è concisa, usa solo una virgola, e comunica una forte consapevolezza del brand.
Il tone of voice della pagina “Chi siamo” di Oatly

La pagina “Chi siamo” di Oatly, che puoi visitare a questo link
Oatly ci dice in modo alquanto sfacciato che non ha alcun interesse a scrivere il proprio Chi siamo. Lo fa comunque scegliendo la strada più schietta: sappiamo che il latte di avena fa bene alle persone e impatta meno l’ambiente, perché girarci intorno?
Con il proprio tone of voice ogni azienda definisce un suo modo di comunicare che, come accade comunemente tra persone che parlano, interesserà ad alcuni mentre risulterà inconsistente per altri. E va bene così!
Come Agenzia che cura l’immagine delle aziende nel mondo digitale, non possiamo che consigliarti una buona comunicazione verbale per definire un’immagine chiara del tuo brand e, soprattutto, autentica.