Tax credit per la digitalizzazione del turismo
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Tax credit per la digitalizzazione del turismo

In data 12 febbraio 2015, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha firmato un decreto per riconoscere un credito d’imposta (o anche detto Tax Credit) del 30% alle attività turistiche che investono nella digitalizzazione della propria struttura (Disposizioni applicative per l’attribuzione del credito d’imposta agli esercizi ricettivi, agenzie di viaggio e tour operator, DECRETO 12 febbraio 2015). Ma quali sono le tipologie di attività a cui si riferisce il decreto? E nello specifico quali sono le spese di digitalizzazione che rientrano nel decreto e quale è il valore massimo riconosciuto?

Soggetti beneficiari

Partiamo dalla prima domanda, identificando le tipologie di strutture riconosciute dalla normativa che possono quindi usufruire del bonus:

  • Esercizio ricettivo singolo: si intende la struttura, organizzata in forma imprenditoriale, riconducibile alle seguenti tipologie:
    1. Struttura Alberghiera con almeno 7 camere per il pernottamento degli ospiti: alberghi, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, condhotel e marina resort di cui agli articoli 31 e 32 del decreto-legge 12 settembre 2014, n°133, nonché quelle individuate come tali dalle specifiche normative regionali.
    2. Struttura Extra-alberghiera: affittacamere, ostelli per la gioventù, case e appartamenti per vacanze, residence, case per ferie, bed and breakfast, rifugi montani, nonché le strutture individuate come tali dalle specifiche normative regionali.
  • Esercizio ricettivo aggregato con servizi extra-ricettivi ancillari: si intende l’aggregazione, nella forma di consorzi, reti d’impresa, ATI e organismi o enti similari, di un esercizio ricettivo singolo con soggetti che forniscano servizi accessori alla ricettività, quali: ristorazione, trasporto, prenotazione, promozione, commercializzazione, accoglienza turistica e attività analoghe.
  • Agenzie di viaggio e tour operator: appartenenti al cluster 10 dello studio di settore “ Agenzie intermediarie specializzate nel turismo incoming” e cluster 11 dello studio di settore “Agenzie specializzate in turismo incoming.”

Spese eleggibili al credito d’imposta

Per definire l’ammontare del credito d’imposta spettante all’attività, le spese che hanno valenza per la normativa sono:

  • Spese per impianti wi-fi valutabili solo nel caso che la struttura metta a disposizione dei propri clienti un servizio gratuito di velocità di connessione pari ad almeno 1 Megabit/s in download: acquisto e installazione di modem/router; dotazione hardware per la ricezione del servizio mobile.
  • Spese per siti web ottimizzati per il sistema mobile: acquisto di software e applicazioni.
  • Spese per programmi e sistemi informatici per la vendita diretta di servizi e pernottamenti, purché integrati con siti e portali di promozioni pubblici e privati che favoriscano l’integrazione tra servizi ricettivi ed extra-ricettivi: acquisto software; acquisto hardware.
  • Spese per spazi e pubblicità per la promozione e commercializzazione di servizi e pernottamenti turistici sui siti e piattaforme informatiche specializzate: contratto di fornitura spazi web e pubblicità on line.
  • Spese per servizi di consulenza per la comunicazione e il marketing digitale: contratto di fornitura di prestazioni e di servizi.
  • Spese per strumenti per la promozione digitale di proposte e offerte innovative in tema di inclusione e di ospitalità per persone con disabilità: contratto di fornitura di prestazioni e di servizi; acquisto di software.
  • Spese per servizi relativi alla formazione del titolare o del personale dipendente: contratto di fornitura di prestazioni e di servizi.

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Per affermare l’effettivo sostenimento delle spese, bisogna essere in possesso di un attestato rilasciato dal presidente del collegio sindacale, ovvero da un revisore legale iscritto nel registro dei revisori legali, o da un professionista iscritto nell’albo dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, o nell’albo dei periti commerciali o in quello dei consulenti del lavoro, o dal responsabile del centro di assistenza fiscale.

L’ammontare del credito d’imposta percepibile

Il credito d’imposta può essere richiesto per le spese sostenute negli anni 2014, 2015 e 2016 nella misura del 30% dei costi sostenuti per gli investimenti. “L’importo totale delle spese eleggibili è, in ogni caso, limitato alla somma di 41.666 € per ciascun soggetto ammesso al beneficio, che, di conseguenza, potrà usufruire di un credito d’imposta complessivo massimo pari a 12.500€”. Altro aspetto importante è che il credito non è cumulativo con gli atri sgravi fiscali.

Come e quando bisogna presentare la domanda

La domanda deve essere presentata in via telematica al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. La domanda dovrà specificare:

  • Il costo complessivo degli interventi e l’ammontare totale delle spese eleggibili.
  • L’attestazione dell’effettività delle domande sostenute.
  • Il credito d’imposta spettante.
  • Dichiarazione, da parte dell’imprenditore, degli interventi effettuati.
  • Attestazione dell’effettivo sostenimento delle spese relative.
  • Dichiarazione relativa ad altri aiuti “De minimis” eventualmente fruiti.

La domanda dovrà essere presentata:

  • Per le spese sostenute nell’anno 2014 entro 60 gg dalla definizione delle modalità telematiche.
  • Per le spese sostenute nell’anno 2015, dal 1 gennaio al 28 febbraio 2016.
  • Per le spese sostenute nell’anno 2016, dal 1 gennaio al 28 febbraio 2017.

Decorsi 60 gg dal termine di presentazione delle domande, il Ministero pubblicherà nel proprio sito quelle che sono state ammesse.

Conclusioni

L’interesse che ha portato lo Stato ad emettere tale decreto è sicuramente quello di promuovere al meglio le ricchezze locali attraverso il web e di potenziare il turismo nel nostro Paese sensibilizzando le attività turistiche su un aspetto fondamentale come quello digitale. Adesso però spetta agli imprenditori mettersi in gioco e capire, grazie anche al supporto di professionisti qualificati, come il digitale possa integrarsi nella propria attività e, nello specifico, nella propria strategia di marketing e distribuzione.

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