Il culto del rettangolo: dal quadro al web design
Categorie
Blog Brand identity Content production Siti Web & E-Commerce

Il culto del rettangolo: dal quadro al web design

Perché il rettangolo è oggi una forma così dominante? Saper gestire la forma rettangolare è la soluzione per creare contenuti visuali efficaci?

Breve storia del rettangolo

Le strategie visive contemporanee hanno origini antiche.

Le foto o i post che carichiamo sui social, così come i prodotti digitali, non sono altro che i discendenti dei quadri, le regole compositive, così come la percezione di un’immagine, sono rimaste pressoché inalterate.

Nei secoli abbiamo dipinto “rettangoli”, guardato attraverso“rettangoli”, fotografato in “rettangoli” e comunicato attraverso “rettangoli”, ma chi ha deciso che un quadro, una foto o un cellulare debbano essere rettangolari?

Steve Mccurry Fonte Fotografiaartistica.it 1
Quando scattiamo una foto con il nostro cellulare inquadriamo una parte di mondo dentro a una cornice, un quadro, che la maggior parte delle volte è un rettangolo.

Ogni volta che si sceglie o si accetta uno “spazio” per esprimere un messaggio visivo, prendiamo coscienza delle dimensioni, del carattere e delle particolarità del formato e da questo riceviamo uno stimolo determinante per la nostra creatività.

Il formato rettangolare è il più comune per disegnare e dipingere, ma non è stato sempre quello prevalente.

La forma dell’arte nella storia

Fino al XV secolo, le rappresentazioni pittoriche prendevano vita nelle forme più disparate: circolari, ovali, trittiche, polittiche.

Nel 1435 Leon Battista Alberti propone una tesi rivoluzionaria: utilizzare la geometria per traslare su foglio ciò che l’occhio sta vedendo in un esatto momento e in una precisa posizione. Per osservare un disegno prospettico è necessario infatti posizionarsi esattamente nel punto chiamato fuoco, che corrisponde a un occhio ideale. Le linee di fuga puntano verso il focus del disegno valorizzandone il soggetto.

イタリア フィレンツェ ジョットの鐘楼から
Il dipinto diventa quindi una finestra aperta sulla realtà.

Non fu un unico evento a trasformare il rettangolo nella forma prediletta dell’arte e della comunicazione, ma una serie di circostanze e necessità tecniche e sociali. Una di queste fu la nascita della stampa a caratteri mobili di Gutenberg nel 1450.

I caratteri erano infatti posizionati su una griglia rettangolare, così come le illustrazioni che definirono l’impaginazione a righe e colonne che utilizziamo tutt’oggi nei campi più svariati: dalla stampa fino ai prodotti digitali.

Nel Cinquecento, inoltre, con l’apertura delle prime botteghe d’arte per la borghesia si opta per dipinti di forma rettangolare per praticità ed economia.

Il concetto di immagine direttamente associato al rettangolo si diffonde, diventando una vera e propria ossessione. Ciò che non era ortogonale o squadrato veniva considerato un errore; al punto tale che molte opere furono ritagliate per ricreare quella simmetria che ormai faceva parte dell’immaginario comune.

Rettangolo e Forma Aurea

Il rettangolo è pratico, ordinato e perfetto. Esiste infatti un rapporto matematico che si trova frequentemente in natura, il rapporto di 1:1,618, indicato come numero aureo, Divina Proporzione, proporzione aurea, Sequenza di Fibonacci, e φ.

Il rapporto aureo può essere rappresentato come un unico grande rettangolo formato da un quadrato e un altro rettangolo.
Questa sequenza non ha eguali nel suo genere e può essere perfettamente ripetuta all’infinito all’interno di ogni sezione.

Le sue proprietà geometriche e matematiche, così come la frequente riproposizione in svariati contesti naturali e culturali, hanno suscitato l’idea di un rapporto tra l’universo e la natura.

Progetto Senza Titolo 8
La sezione aurea o, come era conosciuta nel Rinascimento, Divina Proportione è alla base dell’equilibrio compositivo di molti dei quadri più famosi della storia dell’arte.

Conosciuta da molti artisti e matematici del Rinascimento – tra cui Leonardo da Vinci, Piero della Francesca, Bernardino Luini e Sandro Botticelli – come Divina Proportione, veniva considerata quasi la chiave magica dell’armonia nelle arti e nelle scienze.

Utilizzando la sezione aurea nei suoi dipinti Leonardo scoprì che, guardando le opere, si poteva creare un sentimento di ordine.

In particolare Leonardo incorporò il rapporto aureo in tre dei suoi capolavori: La Gioconda, L’ultima cena e L’Uomo di Vitruvio.

Nel graphic design il rapporto aureo dona sempre armonia e completezza al lavoro. Sono molti infatti gli esempi di di loghi creati utilizzando questo rapporto. Nella fotografia invece si utilizza spesso questa tecnica per ritagliare l’immagine con proporzioni armoniche tra sfondo e soggetto.

Cibo Weligama Sri Lanka 1995 Steve Mccurry
In questa fotografia di Steve McCurry del 1995 la sezione aurea viene utilizzata per definire il rapporto tra i soggetti e il resto degli elementi.

Il culto del rettangolo ci ha accompagnati fino a oggi: lo possiamo vedere quotidianamente quando utilizziamo i nostri computer, cellulari e tablet.

Digital – Responsive Web Design

Il processo, che si è sviluppato nei secoli ed è entrato a far parte dell’immaginario comune, di adattare la realtà a una cornice rettangolare oggi si è evoluto in quelle che sono le scelte di progettazione di un sito web, il quale deve risultare accessibile in qualsiasi tipologia di schermo rettangolare.

I nostri device non sono altro che la versione moderna dei quadri,  con la stessa volontà di rappresentare parte della realtà, adattandola, nel modo migliore, a un contenitore rettangolare.

Questa necessità di adattamento della realtà al contenitore, trova oggi risposta nel Responsive Web Design.

A differenza del Design adaptive, dove vengono progettate più versioni per una singola pagina Web, nel Design Responsive vediamo la creazione di una singola versione del sito che andrà ad adattarsi autonomamente al device da dove viene visualizzata.

L’approccio del Responsive Design potrebbe essere associato al concetto di design architettonico reattivo, in base al quale una stanza o uno spazio si adatta automaticamente al numero e al flusso di persone che vi si trovano.

L’Architettura Reattiva – attraverso una serie di installazioni artistiche in cui strutture murarie si piegano, si flettono e si espandono quando la folla vi si avvicina – studia i modi migliori per assolvere ai bisogni di uno svariato numero di utenti. I sensori di movimento possono essere abbinati a sistemi di controllo del clima per regolare la temperatura e l’illuminazione di una stanza man mano che si riempie di persone, andando incontro a molteplici e differenziate esigenze.

Trapiantando questa disciplina sul web design, si ottiene un’idea simile ma del tutto nuova. La sfida è creare un design Web personalizzato per ogni gruppo di utenti ma capace di adattarsi in maniera autonoma, per continuare a comunicare il mondo in maniera efficace e assolvere alle necessità dell’utente.

Il tuo brand ha bisogno di una nuova immagine per essere più competitivo sul mercato? Contattaci e approfondiremo insieme in un incontro o call conoscitiva