La Vision degli Imprenditori ai tempi del Covid
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La Vision degli Imprenditori ai tempi del Covid

Era già da un po’ che volevo scrivere qualcosa su questo argomento, ovvero su come le aziende e gli imprenditori stanno reagendo a livello marketing e a livello psicologico a questo periodo, caratterizzato da una pandemia che facciamo fatica a lasciarci alle spalle. Mi sono deciso qualche giorno fa quando, contattato da un imprenditore, mi sono visto fare la seguente domanda/considerazione: “vorrei fare un’e-commerce, ma non so bene di cosa…”.

Prima di svelare la mia risposta è opportuno premettere che quello sopra citato è un caso isolato (per fortuna!). Tuttavia, durante i numerosi appuntamenti che svolgo con gli imprenditori, non posso non osservare come ci siano differenti modi di reagire a questo periodo, diversi approcci che si incardinano in quella che oramai sembra una certezza: la propensione delle persone a stare ancor di più sul web.

Si delinea pertanto un certo impulso da parte di alcune imprese (quelle che hanno risorse attualmente) a fare qualcosa, a cambiare. Questo certamente a livello generale è positivo, ma dobbiamo tener presente che il cambiamento deve essere supportato da una visione, da un progetto pensato, ragionato, a cui si crede e che deve essere pianificato nei dettagli a livello strategico ed operativo.

Panoramica

Uno studio condotto da Hootsuite mostra come l’utilizzo di dispositivi digitali sia notevolmente aumentato nella prima parte del 2020:

Come si può notare (vi riporto sotto solo alcuni dei comportamenti mappati) il target intervistato (16 – 64 anni) dichiara di spendere:

  • il 54% in più del suo tempo nella visione di film in streaming
  • il 43% in più del suo tempo nell’utilizzo dei social media
  • il 42% in più del suo tempo nell’utilizzo dei servizi di messaggistica
  • il 36% in più del suo tempo nell’utilizzo di App

Poiché la situazione globale non è poi certamente migliorata è opportuno pensare che tali comportamenti si siano protratti anche successivamente dimostrando quindi come l’online si sia rafforzato ulteriormente. Potremmo dire che stiamo assistendo ad una accelerazione rispetto a quella che era già una tendenza in aumento.

Altro aspetto interessante evidenziato sempre dallo stesso studio riguarda la propensione del target intervistato a mantenere o meno tali comportamenti anche nel periodo post Covid.

Questo dimostra pertanto come l’utilizzo dei social, la propensione all’acquisto online e la presenza sul web abbia subito una forte accelerazione per effetto della pandemia e che questa tendenza si manterrà anche successivamente.

L’atteggiamento degli Imprenditori

Di fronte a questo scenario si registrano differenti modi di reagire, differenti modi di confrontarsi con il cambiamento. Il cambiamento spaventa e non sempre l’azienda si dimostra pronta a riadattare le proprie strategie marketing.

Ispirandomi agli atteggiamenti imprenditoriali che recepisco dal mercato, mi sono divertivo a classificare gli imprenditori tendendo presente due variabili: Vision e Marketing, dove per marketing intendo la propensione dell’impresa ad investire in marketing e soprattutto in marketing digitale. Da questo ho tratto lo spunto per creare una matrice suddivisa in 4 quadranti che rappresentano altrettanti 4 modi di affrontare questo periodo da parte degli imprenditori:

  • Imprenditori Immobili. In questo quadrante si collocano gli imprenditori che non hanno una visione precisa della propria attività, non hanno una pianificazione strategica degli obiettivi poiché probabilmente mai avuta. Si distinguono per essere timorosi pur avendo (in alcuni casi) le risorse finanziarie a disposizione. Non pianificano gli investimenti e spesso non dispongono di un piano industriale. Sono quelli che pensano che sia più opportuno stare fermi, immobili. Sono fautori del motto “abbiamo sempre fatto così”. Questo è l’atteggiamento più pericoloso che denota una certa riluttanza al cambiamento e che può portare l’azienda ad una ulteriore perdita di terreno sul mercato una volta usciti dalla pandemia.
  • Imprenditori Sognatori. Qui colloco coloro che avrebbero una visione, un’idea di fondo, un progetto ma hanno un approccio al marketing completamente destrutturato spesso perché non hanno le competenze per poter implementare una strategia di marketing efficace. Sono coloro che richiedono consulenza ma che spesso hanno poche risorse da investire.
  • Imprenditori Innovativi. Qui si collocano coloro che hanno una visione ben chiara della propria azienda, hanno idee su come arginare un periodo di crisi come quello attuale, stanno pianificando nuove azioni e stanno gestendo il cambiamento in atto. Sono alla guida di aziende che non solo si stanno difendendo dalla crisi, ma potranno acquisire maggiori quote di mercato una volta usciti definitivamente dalla pandemia.
  • Imprenditori Confusionari. Qui colloco coloro che, nonostante dispongano di risorse, (infatti fanno/vorrebbero fare investimenti in marketing) non hanno una visione. Non hanno un’idea precisa di cosa fare, avvertono che devono fare qualcosa per cambiare ma costruiscono progetti perché pensano che sia l’unica alternativa possibile. Non c’è quindi una pianificazione marketing adeguata; solo per il fatto che qualcuno ha detto loro che il mondo oramai è digitale, si gettano in progetti poco studiati, senza una visione, ai quali anche loro non credono fino in fondo.

In conclusione

Nei quadranti di sinistra quindi troviamo le imprese che stanno gestendo questo periodo non facendo nulla oppure strutturando progetti senza una pianificazione strategica. Quello che le accumuna è il non avere una visione chiara.

Nei quadranti di destra troviamo invece le imprese che presentano idee valide, che stanno implementando una strategia diversa, progetti diversi e ai quali credono caratterizzandosi quindi per una visione di fondo. Ciò che le differenzia tuttavia è dettato spesso dalle risorse a disposizione per investire in una strategia marketing efficace per lanciare il nuovo progetto o per riadattare le strategie in essere.

Una celebre frase di Sir Winston Churchill recitava “non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare”.

Ah, dimenticavo! L’imprenditore che mi ha fatto quella considerazione probabilmente era un po’ confuso (quadrante dei confusionari). Ad oggi non so se disponesse di risorse ma di sicuro non ha una visione di fondo e senza vision non si possono implementare progetti vincenti. La mia riposta è stata: “ci pensi pure, poi ci vedremo volentieri quando avrà le idee più chiare.”